Contus a calori 'e fogu


Chiacchierare e raccontare, o parlare raccontando, era un rito intorno al caminetto nelle notti d’inverno, con la famiglia riunita e raccolta in un’unica coltre di affetto; o della sera, quando nei vicinati la gente che viveva a stretto contatto si riuniva nei piccoli spiazzi tra le case per stare insieme. Allora, nelle vie illuminate da una fioca luce, si ascoltavano i più vecchi, che parlavano, “allegànta”, del passato che non trovavi nei libri delle elementari e che non avresti mai letto nei testi del liceo.
Storie di guerra e di banditi, di lavoro e di esilio, di tesoro nascosti e di fame quotidiana. Le chiacchierate di allora, “iscontus a calori ‘e fogu” o “is allegas a su friscu” avevano il potere di testimoniare e di trasmettere ai più giovani una cultura comune, che era identità di popolo. Si imparava ascoltando.


Mi piace la vastità del mare, scrutare l’orizzonte, fissare i colori che cambiano assieme al colore del cielo, mi piace ascoltare il suono tranquillo della risacca, il frastuono della tempesta. 

Mi piace ascoltarne la voce. La conosco sin da bambino. Ero nell’età della fanciullezza quando, nelle giornate invernali di scirocco, mi arrampicavo nel tronco di un grosso ulivo, in un rialzo del terreno poco lontano da casa, e rimanevo affascinato dal ribollire fantastico delle acque in tempesta e da quel rumore potente e sordo che attraversava la piana, risaliva la collina, assorbiva tutti gli altri suoni della campagna e arrivava fino a me.

O quando, appollaiato in quel ramo, ammiravo il suo azzurro intenso e ne udivo i lamenti sferzato dalle frustate improvvise e violente del potente maestrale, che disegnavano sulla sua superficie lampi improvvisi di luce argentata che si allontanavano rapide all’orizzonte.

(G.F. Loi)

Gianfranco Loi

Docente di matematica e fisica nei licei di Seui e Ierzu, amministratore comunale, ha scritto con Tonino Serra e Raffaele Serra i due volumi “Ierzesi nella grande guerra” e “Ierzesi nelle guerre del Duce”. Con Tonino Serra e Mario Lai ha pubblicato alcuni racconti in “Contus in tempus de pidemida”. E’ scomparso improvvisamente prima
che questo volume venisse mandato in stampa e prima che
potesse terminare il libro “Precettori e alunni di Ierzu, 1823- 1945”.

Tonino Serra

Vive e lavora come medico tra Cagliari e Ierzu. Ha pubblicato svariati studi di storia locale: Ierzu, storia di un paese contadino (1992), Ierzu la gente i luoghi la memoria (1999), Ulassai (2000), Ulassai i sentieri della memoria (2002). Studioso di antropologia criminale, ha pubblicato due opere sulla giustizia in Sardegna: Violenza, criminalità e giustizia in Sardegna (2007), Finché l’anima non sia separata dal corpo (2013). Ha ricostruito la storia di un errore giudiziario che nel 1898 ebbe come vittime Giosuè Piroddi di Tertenia e Nicolò Businco di Ierzu: Memorie di un recluso (1999) e Nicolò Businco storia di un errore giudiziario (2014).