Le incognite di Fiordaliso


Il libro racconta le vicende di una donna separata dal marito. La sua voglia di rifarsi una vita. Le difficoltà di trovare l’uomo giusto. La paura della solitudine. Fiordaliso, convinta che gli uomini siano tutti sinceri come lei, si lascia sedurre dalle promesse di quanti vogliono profittare delle sue grazie e fragilità relazionali. Nella ricerca dell’uomo da amare ed essere amata, trova oggetti geniali e dediti alle cause nobili. E tutti, escluso l’infatuato Giancarlo Re, hanno le caratteristiche del suo compagno ideale: estroverso, bello e brillante, colto e soprattutto libero da impegni sentimentali. Fiordaliso ha un negozio di fiori ed è molto conosciuta.
Da quando il paese ha saputo che è separata dal marito, mormorii e dicerie cominciano a correre
da un ballatoio all’altro, da una bocca all’altra, fino a quando la notizia non viene commentata dai fedeli in chiesa. “Fiordaliso separata?! Oh, quale disgrazia!” Non è un pettegolezzo qualunque, anche perché Fiordaliso è considerata una donna seria, ligia al proprio dovere e amante della famiglia. Il suo negozio di fiori, chiamato Giardino Meraviglioso,
è il punto di riferimento per le ricorrenze tristi e felici: funerali e battesimi, matrimoni e cresime;
e feste religiose come Santa Maria Assunta, sempre adornata di omaggi floreali del Giardino
Meraviglioso.
Nell’affannosa ricerca di un uomo fedele, promettendosi che non sarebbe più caduta in errore come quando si era sposata a un uomo che voleva bene solo a se stesso, trova un dirigente d’azienda tutto iniziative e viaggi per il mondo, un medico pignolo sempre attaccato al microscopio e con uno stuolo di pazienti da curare e un artista della penna che l’avrebbe sublimata e angelicata nei suoi giorni a venire. Non è facile scegliere, anche perché ognuno
ha delle qualità che a Fiordaliso piacciono: tutti progressisti e amanti della vita spensierata. Ma
l’uomo più innamorato di Fiordaliso, e forse per questo con meno voce in capitolo, sembra essere Giancarlo Re: un contadino solerte che la corteggia con regalie agresti.


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Dino 
Sodde

Nato e cresciuto a Ilbono in provincia di Nuoro, finite le scuole dell’obbligo emigra in Piemonte e trova lavoro come assicuratore, che eserciterà per
alcuni anni; succesivamente lavorerà presso un Istituto di scuole e mestieri vari. Simpatizza per lettere e filosofia. Dopo un triennio si licenzia e inizia l’avventura di lavoro autonomo. Istituisce un
Istituto di corsi professionali allargato, a cui seguiranno
altre sedi in varie parti d’Italia. Raggiunta l’età pensionistica prende carta e penna e comincia
a scrivere i suoi bei romanzi, traendone soddisfazione e deducendo che, se non tramandato con gli scritti, nessuno potrà sapere del nostro passaggio su questo inspiegabile mondo.